Riscaldare piatti già cucinati in precedenza è sicuramente un ottimo sistema casalingo per risparmiare tempo e soprattutto evitare sprechi di cibo. Il forno a microonde, pratico e veloce quando si tratta di scaldare del cibo già pronto, è diventato ormai un elettrodomestico tra i più usati in cucina.
Tuttavia, forse non tutti sanno che per riscaldare piatti già cucinati esistono regole ben precise da seguire per salvaguardare la nostra salute e che il forno a microonde può nascondere pericolose insidie. A metterlo nero su bianco è stata la Food Standard Agency (Agenzia pubblica alimentare del Regno Unito) che ha pubblicato una mini guida pratica che insegna come conservare e riscaldare gli avanzi di cucina.
Ad esempio sapevate che esistono 8 cibi che non vanno assolutamente riscaldati al microonde?
Ecco quali sono:
1) Pollo avanzato
Vi è avanzato del pollo dalla sera prima e state pensando di riscaldarlo al microonde per riproporlo a pranzo? Non fatelo: il pollo non va riscaldato! Sappiate che le proteine che compongono le carni bianche cambiano composizione degradandosi e che questo fenomeno potrebbe anche provocare problemi digestivi. Preferibile dunque renderlo protagonista di un bel piatto freddo: con l’aggiunta di un po’ di maionese e di qualche verdura fresca, l’insalata di pollo è un piatto fresco e gustosissimo che può essere servito come sia come antipasto sia come piatto unico per tutta la famiglia.
2) Carni cotte
Non solo pollo: il divieto in realtà va esteso anche a tutti i tipi di carne cotta e in particolare a carni bianche (di altri uccelli o di maiale), agli arrosti, agli spezzatini e agli hamburger. Se proprio ne avanza dal pasto, per conservarla in maniera adeguata la carne andrebbe fatta raffreddare, riposta in frigo ben sigillata in un contenitore (o avvolta dalla pellicola) e consumata il giorno successivo. Se invece non potete proprio fare a meno di riscaldarla, meglio comunque evitare il microonde e preferire la padella: in questo modo avrete la possibilità di girarla spesso assicurandole un riscaldamento molto più omogeneo e quindi più salutare.
3) I sughi
Se il deterioramento delle proteine è il motivo per cui è altamente sconsigliato ripassare al microonde la carne stessa sorte toccherà ai sughi con ingredienti di origine animale, e quindi di carne o di pesce. Inoltre l’esposizione a radiazioni troppo calde potrebbe far schizzare il sugo sulle pareti del forno rovinandolo. L’ideale sarebbe scaldare il sugo a bagnomaria o in padella.
4) Sedano, barbabietola e ortaggi
Per il suo profumo e per il suo aroma fresco il sedano è un condimento irrinunciabile per zuppe, brodi e insalate. Prezioso alleato anche nei regimi alimentari ipocalorici se mangiato crudo, nel caso di vellutate, zuppe e minestre non tutti sanno che va consumato subito e mai riscaldato al microonde. Le verdure come il sedano possono di fatto contenere alte concentrazione di nitrati, sostanze di per sé innocue ma che se esposte ai raggi ultravioletti possono diventare cancerogene.
Lo stesso vale per alcuni tipi di ortaggi come la barbabietola ricca di vitamine e sali minerali, al pari del sedano la barbabietola contiene numerosi nitrati che, una volta riscaldato l’ortaggio, si trasformano in pericolosi nitriti. In caso di surplus, un’idea per consumarla in tutta sicurezza è di preparare un’insalata con rucola e ravanelli condita con olio extravergine di oliva.
5) Uova
Anche per le uova massima attenzione alle alte temperature: se riscaldate una seconda volta dopo la cottura, possono diventare molto tossiche. Avanza un uovo sodo? Approfittiamone per gustarlo freddo, sempre in insalata con un pomodoro o della lattuga.
6) Patate
Suscettibili di rivelarsi addirittura tossiche per l’organismo, le patate non andrebbero mai riscaldate! Anche in questo caso però, più che nel riscaldamento in sé, i problemi sono dovuti principalmente alla conservazione impropria. Conservarle già cotte a temperatura ambiente approfittando della loro capacità di trattenere calore a lungo è infatti altamente sconsigliabile: ogni alimento cotto dovrebbe sempre essere conservato in frigo, chiuso in maniera tale da non subire contaminazioni.
7) Latte materno
Quando in casa c’è un neonato, è innegabile che conservare del latte materno in freezer per le poppate notturne possa agevolare. Fate però molta attenzione a scongelarlo e riscaldarlo: il latte va decongelato lentamente, a temperatura ambiente per poi essere portato a 35 gradi a bagnomaria, in acqua calda ma non bollente. Assolutamente bandito il forno a microonde, visto che alte temperature danneggiano i componenti nutritivi essenziali del latte materno e che in questo caso il riscaldamento potrebbe non essere uniforme, creando così dei “punti più caldi” deleteri per il bambino.
8) Alimenti con la buccia
Peperoni, peperoncini, uova intere, mele e tutti quegli alimenti che hanno la buccia non vanno mai messi in microonde interi. Le molecole d’acqua contenute al loro interno, una volta surriscaldate si trasformano in vapore che, costretto dalla buccia a contenersi, potrebbe provocare la loro esplosione o comunque generare scintille dannose per l’elettrodomestico.